Lanciarsi nel vuoto ad una altezza di quattromila metri a 200 km all’ora non è roba da tutti, tantomeno per un vescovo di una certa età. Niente affatto! Con un gesto alquanto simbolico, Monsignor Xavier Malle, vescovo di Gap, ha voluto incoraggiare i giovani della sua diocesi a rischiare nella propria vita e a “compiere un salto nell’ignoto” per così rispondere ad una chiamata vocazionale come quella sacerdotale e religiosa.

«Invito tutti i giovani a osare farlo! Abbiate il coraggio di saltare, impegnarsi, entrare nel seminario o nel noviziato. Ti incoraggio a saltare nell’ignoto! Un salto con il paracadute è un salto di fiducia! ” ha detto Mons. Xavier Malle, poco dopo essere decollato con l’aereo.

Non solo! Mons. Malle dopo essersi lanciato con il paracadute ha approfittato delle altezze benedicendo così la sua diocesi dall’alto.  

Come ha spiegato il prelato attraverso il suo account Twitter, incoraggiare i giovani alla vocazione è stato il suo modo di dare “un significato pastorale” a questo dono. E ha sottolineato che la fiducia necessaria quando si salta con il paracadute era qualcosa di simile a quello che ha vissuto quando è entrato in seminario o ha risposto sì al Papa quando è stato nominato vescovo.

Tuttavia, mons. Xavier Malle non è stato il primo vescovo della diocesi di Gap a incoraggiare i giovani a dire di sì al Signore con un salto con il paracadute. Infatti, il suo predecessore nell’episcopato, mons. Georges Lagrange , ha fatto un salto simile per incoraggiare i giovani a partecipare alla Giornata mondiale della gioventù che si svolse a Parigi nel 1997.

 

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