Il 18 Luglio del 1870, i padri riuniti nel Concilio Vaticano I approvarono la costituzione “Pastor Aeternus” che approvava il dogma dell’infallibilità del Papa.

Questo dogma sta a significare che il Papa, nella pienezza della sua autorità, quindi facendo intendere che vuole esprimersi in maniera autorevole, afferma qualche cosa cha appartiene alla fede o alla morale, e quindi in questo caso è infallibile, non sbaglia, in quanto accompagnato dallo Spirito Santo. E tra l’altro non è possibile opporvisi, perché per definizione un dogma è irriformabile.

Quindi riassumendo i Papi possono, in alcune occasioni, quando intendono esplicitamente farlo, insegnare infallibilmente in materia di fede e di morale. In tutta la storia della Chiesa sono stati otto i proclami che soddisfano gli inflessibili requisiti del pronunciamento infallibile. La maggior parte degli insegnamenti pontifici sono dunque autorevoli ma non infallibili e pertanto non richiedono l’assegno di fede come invece gli insegnamenti infallibili, bensì il religioso ossequio dell’intelletto e della volontà.

Questo significa che una persona cattolica può non essere d’accordo con un insegnamento autorevole e pertanto non infallibile del Papa. Se una persona ha analizzato accuratamente che un certo insegnamento e pensa che sia opportuna una correzione fraterna, tale persona ha la possibilità di esprimere il suo disaccordo pubblicamente a patto che le sue ragioni siano fondate e che il suo dissenso ne metta in discussione ne impugni l’autorità docente della Chiesa e che la natura di tale dissenso non crei scandalo.

Al contrario di ciò che si pensa, l’infallibilità non significa che il Papa sia divinamente ispirato. Gli Apostoli e gli Evangelisti ricevettero tale dono. La Chiesa non afferma che il Papa sia ispirato o riceva qualche ispirazione divina. Per questo motivo il Papa non può aggiungere, rimuovere o modificare la dottrina della fede. La sua missione invece è quella di preservarla e trasmetterla tale e quale ci è pervenuta dagli apostoli.

La missione della Chiesa, e pertanto quella del Papa, è quella di preservare la dottrina cristiana originale. Il Papa non è l’autore della Rivelazione, bensì un suo infallibile interprete ed espositore. Non ha l’autorità per eliminare la legge divina o cambiare un solo testo della Scrittura. Le sue funzioni sono quelle di trasmettere incolume la fede attraverso i secoli.

Gli unici due casi in cui è stata messa in pratica l’infallibilità del Papa è stata con i dogmi mariani dell’Immacolata Concezione, nel 1854 e dell’Assunzione nel 1950, che erano stati già accettati dalla Chiesa primitiva, tant’è che gli stessi ortodossi condividono con noi la stessa credenza pur rifiutandola perché non riconoscono l’autorità del Papa.

Questo serve per non cadere in errore idolatrando il Papa, proprio perché anche i grandi pontefici possono commettere errori, perché dopo tutto sono anche loro uomini. Coloro che cercano una chiesa perfetta e innocente, cercano una Chiesa che non esiste.

Seguici!

Condividi questo articolo