Chi non è mai entrato in un negozio di giocattoli e soffermarsi di fronte ai mappamondi? Esiste uno scienziato in tonaca diventato famoso in tutta Europa proprio per la sua capacità di fare dei mappamondi un arte oltre che una scienza esatta.
Vincenzo Maria Coronelli nacque a Venezia nel 1650 e proveniva da una famiglia di sarti di umili origini. Entrato nei convenutali a soli 13 anni grazie al suo ingegno fu subito notato e inviato a Roma per studiare matematica, teologia, astronomia e geometria. Divenuto generale dell’Ordine dei Frati Minori Conventuali enl 1702, fu un enciclopedista, cartografo, geografo.
Famoso per i globi terrestri
La sua fama è dovuta soprattutto dall’aver creato dei mappamondi, dei globi terrestri e celesti (alcuni arrivavano a pesare 2 tonnellate) ordinati da corti di mezza Europa, come quella di Luigi XIV, non solo perché bellissimi, ma perché fatti con una precisione unica per l’epoca.
Fondò nel 1684 l’Accademia Cosmografica degli Argonauti, considerata la più antica società geografica del mondo.
Vittima dell’Inquisizione
Non ebbe sempre una vita facilissima; l’invidia della quale fu oggetto da parte dei confratelli e di altri studiosi gli fecero passare anche qualche guaio, come quando fu denunciato all’Inquisizione dagli stessi francescani come trafugatore di reliquie.
Lavora per il Papa e per la British Academy
Diede alle stampe Il Mediterraneo descritto, Atlante Veneto, Isole città e fortezze più principali dell’Europa. La fama del frate si accrebbe al punto che oggi i globi del Coronelli si trovano a Vienna e Melk, a Treviri, a Jesi, Padova, Ravenna, Firenze, Bergamo (di oltre tre metri, conservati alla Biblioteca Angelo Mai); lavorò per Innocenzo XII, per l’imperatore, per la British Academy, e arrivò a ideare globi tascabili di pochi centimetri di diametro.