A volte si pensa che siano semplici tradizioni...ma è bello ricordare che sono segni viventi della nostra fede!

Il Natale, insieme alla Pasqua, è una delle celebrazioni più importanti e piene di significato per i cattolici. Si commemora il mistero centrale della fede: l'Incarnazione del Figlio di Dio, che “per noi uomini e per la nostra salvezza è sceso dal cielo”. Nel corso dei secoli, la Chiesa ha utilizzato simboli / segni visibili di realtà spirituali per aiutare a contemplare in modo concreto l'amore di Dio presente nella storia.

La stessa data, il 25 dicembre, ha un'origine particolare. Prima del cristianesimo, a Roma si celebrava il Sol Invictus. La festa aveva un significato importante perché in quel giorno (ma anche oggi) si celebrava il solstizio d'inverno. La luce, al suo punto più debole, infondeva la paura dell'oscurità. Tuttavia, a partire dal solstizio, il sole tornava a crescere. Celebrare questa rinascita contrapponeva la luce alle ombre, la vita alla morte. I primi cristiani hanno adottato questa festa dandogli un significato cristiano.

1. Presepe: Dio che si fa vicino

Il simbolo più importante del Natale è stato introdotto da San Francesco d'Assisi nel XIII secolo per aiutare i fedeli a contemplare il mistero della nascita di Gesù. Il presepe ci mostra un Dio che sceglie la povertà, la semplicità e l'umiltà. Gesù non nasce in un palazzo, ma in una stalla; non è sdraiato in una culla d'oro, ma in una mangiatoia. Dio si avvicina a tutti, specialmente ai poveri, ai piccoli e a coloro che soffrono.

Ogni figura contiene un messaggio: Gesù è il centro: Dio fatto uomo, fragile per amore. Maria è la fede obbediente e fiduciosa. San Giuseppe è modello di giustizia, silenzio e fedeltà. I pastori sono gli umili che riconoscono Dio e gli animali ricordano l'intera creazione che accoglie il suo Creatore.

2. Stella: Cristo, luce che ci guida

La stella che guida i Re Magi è simbolo di Cristo, luce del mondo. Anche oggi Cristo continua a illuminare la via di coloro che lo cercano con cuore sincero. Lasciamoci guidare dalla luce della fede, cercando Dio oltre le nostre sicurezze. In un mondo segnato dalla confusione e dall'oscurità, Dio non ci abbandona, ma ci viene incontro ogni giorno.

3. Albero di Natale: vita, speranza e salvezza

La sua origine è precedente al cristianesimo: gli antichi popoli nordici avevano l'abitudine di adornare alberi durante gli ultimi giorni di dicembre, durante l'inverno, quando tutta la natura sembrava morta e fredda. Il verde delle foglie era simbolo di immortalità. L'albero sempreverde simboleggia la vita eterna, la speranza che non muore nemmeno nell'inverno dell'anima, perché Cristo è l'albero della vita.

4. Le luci: Cristo vince l'oscurità

Rappresentano Gesù, luce del mondo. Il Natale si celebra nei giorni più bui dell'anno nell'emisfero settentrionale. Dio entra nella notte della storia, nessuna oscurità è più forte del suo amore.

5. Re Magi: l'universalità della salvezza

Rappresentano tutti i popoli della terra che cercano Dio e riconoscono in Gesù il vero Re. I doni hanno un significato profondo: l'oro riconosce Gesù come Re. L'incenso proclama la sua divinità. La mirra anticipa la sua passione e morte.

6. Canti: annunciare con gioia

I canti natalizi continuano l'annuncio degli angeli. La musica è espressione della gioia cristiana, non superficiale, ma nata dall'incontro con Dio. Cantare il Natale è evangelizzare con gioia, proclamare che Dio è con noi. Permettono di unire la fede con ogni cultura e tradizione.

7. Scambio di regali: l'amore che si dona

I regali trovano il loro vero significato nel dono supremo di Dio: suo Figlio. Il gesto di scambiare regali invita a dare con generosità e gratuità, a pensare agli altri, specialmente ai più bisognosi e a ricordare che il vero amore si esprime nel dono.

Dio si è fatto uomo per salvarci, perché ci ama! Viviamo un Natale più autentico, incentrato su Cristo, pieno di speranza, pace e amore!

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