L’ultima volta fu nel 1944, sul finire della Seconda Guerra Mondiale.
Come pochissime altre volte nella storia, Siena si affida alla Madonna ed invoca la sua protezione. Il sindaco Luigi De Mossi consegna le chiavi della città alla Madonna del Voto.
La cerimonia di offerta delle chiavi di Siena alla Madonna, “Advocata Senensium”, Avvocata dei Senesi, si ripete.
L’ultima volta che Siena offrì in voto le chiavi della città a Maria fu nel 1944. E’ il 18 giugno, si celebra la funzione della Domenica in Albis, e le autorità e il popolo si inginocchiano davanti all’altare della Madonna del Voto per invocarne la protezione di fronte alle incursioni aeree che si fanno sempre più frequenti.
La storia della Madonna del Voto
Nei secoli, le chiavi sono state poste varie volte nelle Sue mani, nei momenti in cui Siena si è trovata ad affrontare i momenti cruciali della sua storia.
Secondo la tradizione, di fronte a questo dipinto il popolo avrebbe fatto voto di consacrarsi a Maria prima della battaglia di Montaperti (1260), in cui i senesi ebbero la meglio sulle superiori truppe fiorentine, portando la città al suo massimo apice. In realtà, il voto fu pronunciato davanti ad un’altra tavola, raffigurante la Vergine in trono col Bambino, nota come “Madonna dagli Occhi Grossi”, uno dei più antichi dipinti di scuola senese, realizzato nel secondo quarto del XIII secolo attualmente conservato presso il Museo dell’Opera del Duomo.
La Madonna del Voto fu invece commissionata a Dietisalvi di Speme proprio in seguito alla vittoria riportata dai senesi a Montaperti e viene datata generalmente intorno al 1270.