Lo sapevi che Eliud Kipchoge, il maratoneta dei record, è cattolico?

Il 13 Ottobre del 2019, Eliud Kipchoge, maratoneta keniota, è diventato il primo sportivo a correre una maratona in meno di due ore! Invece, quello che in molti non sanno, è che l’atleta è un cattolico doc, grazie soprattutto alla sua famiglia. 

Nello specifico, Kipchoge ha fermato i cronometri a 1 ora, 59 minuti e 40 secondi percorrendo 42 chilometri. Una prestazione atletica straordinaria che l’atleta ha voluto concludere con un gesto che è sfuggito a molti: l’atleta, dopo aver terminato la maratona, si è inginocchiato, si è fatto il segno della croce e ha alzato lo sguardo al Cielo, come ha ringraziare il Boss di Lassù!

Suo cugino è sacerdote. Si chiama Padre Kipchumba e ha rivelato all’ Agenza Cattolica Africa del nostro gruppo – ACI Africa – che “quanto accaduto è una promessa di Dio”.

Padre Kipchumba ha inoltre raccontato di aver celebrato una messa di ringraziamento per la vittoria di Eliud, dove hanno partecipato migliaia di persone: “Sono venuti tutti ha ringraziare Dio, abbiamo celebrato questo momento come comunità, come famiglia”.

Kipchoge, che ora ha 34 anni, è cresciuto nella piccola città di Kapsisiwa, a più di 320 chilometri dalla capitale del Kenya, Nairobi. L’area intorno a Kapsisiwa è circondata da montagne e da verdi colline, dove Kipchoge ha iniziato a correre da bambino. Il maratoneta ora vive con sua moglie nella città di Eldoret, nel Kenya occidentale, vicino alla sua città natale.

Sua madre, esempio di fede dentro casa, ha dichiarato ad alcuni giornali locali di “svegliarsi alle 3 del mattino, ogni giorno, a pregare il Rosario” per Eliud Kipchoge.

Padre Kaigua, cappellano della Università di Nairobi dove Eliud partecipava come corista, ha descritto lo storico maratoneta Kipchoge come “un’ispirazione per i giovani, un mentore per le nuove generazione e un uomo umile; attraverso di lui, i giovani vengono a sapere che i loro sogni possono essere realizzati. “

Da parte sua, P. Kaigua ha affermato che la parrocchia universitaria di Nairobi sta già “programmando di celebrare un’altra Messa per lui in sua presenza”, “non appena tornerà nel Paese”.

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