Infermiere rischiano la Vita per proteggere i Bambini durante il Terremoto in Turchia! Dopo diversi giorni dal sisma di magnitudo 7.8, sono tante le storie eroiche e coraggiose che vengono raccontate in mezzo alla tragedia!

Mentre i soccorsi, a causa del terremoto che ha colpito Turchia e Siria, continuano senza sosta, nelle ultime ore è stato diffuso un video di due infermiere che, nel momento peggiore del terremoto, invece di fuggire dall’ospedale, si sono subito recate dai neonati in terapia intensiva per sorreggere le incubatrici. Con questo nobile gesto, le infermiere hanno rischiato la vita per proteggere questi bimbi che hanno bisogno di cure speciali.

Infermiere rischiano la Vita per proteggere i Bambini durante il Terremoto in Turchia

Il Ministro della Salute della Repubblica della Turchia ha condiviso il video su Twitter e ha commentato: “Durante quello shock cruciale, le nostre due amiche infermiere hanno mostrato un comportamento indimenticabile. Invece di uscire, le infermiere che lavorano nell’unità di terapia intensiva neonatale dell’Ospedale Gaziantep İnayet Topçuoğlu, hanno cercato di impedire il ribaltamento delle incubatrici con i bambini”.

“Tante volte (…) Francesco ce lo ha ricordato: le donne danno la vita. Le donne proteggono la vita. Le donne sono baluardi della pace, innanzitutto perché sanno (lo sanno in modo viscerale) che la guerra distrugge quella vita che loro hanno generato. Queste infermiere hanno testimoniato proprio tale forza, gentile e tenace, di cui ci parla il Papa. Una forza naturale che non cerca potere ma si manifesta come dono. Quei bambini salvati in quella tragica notte non erano figli loro. Eppure ora lo sono diventati, in qualche modo, perché sono ‘nati una seconda volta’ grazie al loro coraggio e al loro amore” ha affermato il Giornalista Alessandro Gisotti in un articolo per Vatican News.

Qui sotto puoi vedere il video:

Preghiamo per le vittime del Terremoto!

Approfondimento:

Church Pop (Fonte)

È Morto il Sacerdote intrappolato sotto le Macerie dopo il Terremoto in Turchia

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