La Croce Luminosa nella Settimana Santa a San Pietro era un rito liturgico particolarmente caro ai romani ed entusiasmante per gli stranieri! Leggiamo la sua storia!
La Croce Luminosa nella Settimana Santa a San Pietro
Vediamo la natura di questo oggetto, e il suo significato materiale, spirituale e simbolico. La Croce Luminosa è innanzitutto una costruzione di cui c’è testimonianza alla fine del Cinquecento. É l’illuminazione del Giovedì Santo quando città e confraternite andavano a San Pietro per la messa in Coena Domini e per l’adorazione delle reliquie maggiori.
Acistampa riprende la spiegazione di Martine Boiteux, contenuta nel suo saggio che è parte del volume: “La religione dei nuovi tempi. Il riformismo spirituale nell’età di Leone XII” a cura di Roberto Regoli e Ilaria Fiumi Sermattei.
“L’idea della Croce luminosa – spiega Boiteux – sarebbe dovuta a Michelangelo, artista che era anche coinvolto nell’ambiente degli ‘spirituali’ del suo tempo. Madame de Genlis parla dell’idea di un emblema meraviglioso, la Croce sospesa alla volta che da sola illumina la chiesa, un effetto così bello e stupefacente. Anche se tale origine non è dimostrata, queste affermazioni testimoniano l’antichità del rito”.
La Descrizione della Croce Luminosa
”È costituito da un supporto di legno alto 715 centimetri e largo 374, rivestito di lastre di ottone, sul quale sono attaccati 314 lumi a due stoppini che diffondono la luce tremolante di 628 fiammelle. (…) Brillante di luce propria, la Croce, ricoperta di metallo, irradia inoltre una luminosità nello spazio sacro creando un’ambiente speciale; questa opposizione luce-ombra viene sottolineata da tutti i documenti che ne parlano e da tutti gli artisti che la raffigurano nelle immagini” afferma Boiteux. L’illuminazione produce un “effetto magico sorprendente” e sono stati molti sono gli artisti che si sono cimentati a rappresentare questo evento e cerimonia come Louis Jean Desprez e Antonio Canova.
Il Rituale della Croce Luminosa
“La scenografia prevede un effetto a sorpresa. La sera del giovedì santo l’illuminazione ordinaria della basilica viene spenta e durante l’allestimento i vasti ambienti rimangono completamente al buio. Gli attori del rito prendono dei posti precisi: il papa è attorniato, come si vede nelle immagini, dal pubblico lì convenuto. La venerazione della Croce luminosa si fa nel silenzio. (…) La luce è utilizzata in modo teatrale per generare la sorpresa illuminando il teatro del rito e lasciando nell’ombra il resto della basilica, compresi l’altare maggiore con il baldacchino del Bernini e le cappelle laterali. La sera del giorno successivo, il venerdì santo, la cerimonia si ripete”.
La Decisione del Pontefice Leone XII
La tradizione della Croce Luminosa era giudicata troppo mondana da parte del Papa restauratore, Leone XII, che puntava ad una rinascita cristiana, e ad una moralizzazione delle cerimonie liturgiche di valore pedagogico. Il rito della Croce Luminosa era invece visto come spettacolo. più che come atto religioso. Lo raccontano gli stranieri che parlano del vociare dopo l’uscita del Papa dalla Basilica e del gioco di luci e ombre che permette di fare un po’ tutto. È per questo che Papa Leone XII ha abolito la Croce Luminosa poiché “egli intende restituire alla Croce la dignità di segno sacro e oggetto di venerazione”.
La Croce Luminosa nella Settimana Santa a San Pietro
Approfondimento:
Acistampa (Fonte)
Elena la Santa che ha ritrovato la Croce di Cristo