Un vescovo colombiano, Monsignor Arturo Quintero, vescovo della città di Armenia (Colombia), ha sorpreso tutti i partecipanti del Primo Congresso Diocesano sulla Pastorale Sociale travestendosi da “senzatetto”.

Il vescovo, dopo ore di trucco, si è intrufolato tra i presenti e da vero attore ha “finto” di fare l’elemosina, chiedere aiuto e perfino di cadere per vedere come reagissero i presenti di fronte a questo “intruso”.

Il gesto del vescovo, in realtà, aveva un significato molto più originale e profondo. Il pastore voleva tastare con mano la compassione del suo gregge, perché preoccupato dalla dilagante indifferenza del mondo nei confronti dei più bisognosi.

“Appena dentro l’auditorio ho iniziato a sentire l’indifferenza perché ero entrato come fossi a casa mia. Intrufolatomi dalla reception nessuno mi ha ricevuto, nessuno mi ha accolto e nessuno mi ha chiesto chi fossi. Poi ho scelto un posto strategico per poter analizzare il comportamento delle persone” racconta il vescovo, dopo aver portato a termine il suo personale esperimento sociale, nato da una inquietudine che covava da diversi anni a questa parte: vivere in prima persona le difficoltà di un senzatetto e capire come reagissero gli stessi fedeli di fronte a tali situazioni al limite.

Ma il suo è stato un richiamo delle coscienze: in primo luogo per ricordare tutti i fratelli bisognosi e senzatetto , in secondo luogo, l’importanza del rispetto della dignità umana.

Ecco il video

Monsignor Quintero, 52 anni, psicologo e comunicatore sociale, ha voluto personificare il messaggio di Papa Francesco ai sacerdoti di uscire verso le periferie esistenziali  “dove c’è sofferenza, solitudine, degrado umano”.

Un buon esperimento da replicare per altri vescovi?

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