Lei religiosa e lui sacerdote, ecco la Storia di Madre e Figlio Consacrati a Dio! Aciprensa ha intervistato Padre de Olivera, che ha raccontato come è nata questa chiamata alla vita consacrata nella sua famiglia.

È virale sui social la foto del sacerdote brasiliano dell’Istituto del Verbo Incarnato, Don Jonas Magno de Oliveira, insieme alla madre, suora di vita contemplativa dello stesso carisma.

Padre de Olivera è nato in una famiglia cattolica. All’età di 8 anni è cresciuto in lui l’interesse per la vita consacrata. “Andavamo sempre a messa, eravamo cattolici, anche se non partecipavamo spesso (alle attività) in parrocchia”. Inizialmente, per la sua famiglia, questa chiamata era più “un sogno d’infanzia, qualcosa di fugace ”. Invece lui era sicuro che non lo fosse. Sua madre “taceva sempre”, perché non voleva forzare la vocazione alla quale il futuro sacerdote si sentiva chiamato, ma rimaneva al suo fianco, insegnandogli le virtù. “Era molto ispirata dalla Madonna, che non parlava molto, lasciava fare a Cristo quello che doveva fare”.

L’Entrata in Seminario e in Convento

Entrato in seminario, Padre Jonas temeva che sua madre sarebbe rimasta sola. Tuttavia, grazie alla provvidenza di Dio, le sorelle dell’Istituto Serve del Signore e della Vergine di Matarà, ramo femminile della famiglia del Verbo Incarnato, l’hanno invitata a vivere con loro. Il sacerdote ha visto questa come una grandissima grazia di Dio, per lui è un premio che sua madre sia una “sposa di Cristo”.

“Quando si parla di vocazione, la maggior parte della gente dice: mio padre o mia madre erano contrari, ma non era il mio caso… mia madre era favorevole, e non solo: ora stiamo seguendo Cristo nello stesso modo, nella stessa vocazione e, come se non bastasse, con lo stesso carisma, è qualcosa di molto speciale”.

La Storia di Madre e Figlio Consacrati a Dio

Approfondimento:

Aciprensa (Fonte)

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