Ecco la Storia di Nicola: dall’Eroina ad una Nuova Vita grazie a Medjugorje! Nicola Guarinoni ha condiviso su Facebook una bellissima testimonianza in occasione del 20° Anniversario del suo ingresso a Nuovi Orizzonti!
Nicola è cresciuto in un ambiente familiare in cui “c’era un modello educativo formato da tante regole e dietro le regole c’era la gratificazione se facevi il bravo e la punizione se combinavi qualcosa che non andava bene”. “In realtà ero tanto timido”, alle medie e nei primi anni delle superiori ha subito anche atti di bullismo. “Nonostante ciò mi impegnavo perché quel ‘ti vogliamo bene se porti a casa un bel voto’ ormai faceva parte di me”.
Dopo la maturità, Nicola inizia a lavorare e con gli amici, tutti di buona famiglia, si avvicina all’alcool e alle sostanze come l’eroina. “Il lavoro continuava a darmi la certezza che le cose andavano bene ma lentamente mi sono consumato. Dopo dieci anni mi sono trovato a perdere i miei primi giorni di lavoro, pesavo 50 chili e alla mattina non riuscivo più a salire sui camion”.

“La verità era che avevo trent’anni e stavo per morire…”

Dopo un primo incontro con Don Bruno che gli assicura che anche per lui c’è possibilità di redenzione, incontra Don Tonino di Nuovi Orizzonti che gli dice: “Nicola, perché non provi a riempire quel vuoto che senti dentro al tuo cuore, vedi quante cose che c’hai buttato dentro: l’alcool, la droga, il denaro, la sessualità disordinata…perché non provi a riempirlo incontrando Gesù nella tua vita”. Nicola ha accettato.

La Storia di Nicola: dall’Eroina ad una Nuova Vita grazie a Medjugorje

Dopo l’ingresso in comunità, nel 2003 si sposta a Medjugorje per costruire il nuovo centro di accoglienza “Stella del Mattino”. Lì “ho contemplato le meraviglie di Dio e l’urgenza di Maria di realizzare i suoi piani di salvezza e far trionfare il suo Cuore Immacolato”. Oggi Nicola, insieme alla moglie Valeria che ha conosciuto a Medjugorje, opera “nella Cittadella Cielo di Belluno, un piccolo villaggio dove chiunque è solo, emarginato, disperato possa sentirsi accolto, sostenuto, amato e dove chi desidera possa formarsi al volontariato per impegnarsi poi a realizzare nuove iniziative e progetti nella propria realtà locale”.
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