“L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, quindi bisogna iniziare ad imparare a usarla bene e responsabilmente, per la gloria di Dio”
Oggi sorgono molte domande sulla bontà della tecnologia; attualmente, queste ruotano intorno all'Intelligenza Artificiale (AI), e alcune sollevano preoccupazioni su come l'AI influenzerà la prospettiva della Chiesa sull'arte sacra.
ChurchPOP ha parlato con Julian Ahlquist, insegnante di filosofia alla Chesterton Academy di Hopkins, in Minnesota, che da oltre un anno crea immagini di Santi tramite l'AI. In quanto persona con esperienza amatoriale sia nell'arte tradizionale che in quella digitale, ha affermato: "L’intelligenza artificiale è uno strumento potente, quindi bisogna iniziare ad imparare a usarla bene e responsabilmente, per la gloria di Dio".
Sono centinaia le opere realizzate da Ahlquist e da Padre Timothy Sandquist, ex cappellano della Chesterton Academy. Queste possono essere trovate sotto il nome di "Generation of the saints" sia su Instagram che su Reddit .
Ahlquist ha raccontato che quando l'AI generativa è stata introdotta qualche anno fa, lui e Padre Sandquist pensavano che avrebbe rappresentato un "enorme cambiamento culturale". Vedevano infinite possibilità di utilizzare questa tecnologia per istruire e affascinare in un modo nuovo.
Parlando con "The Catholic Spirit", giornale dell'arcidiocesi di Saint Paul e Minneapolis, padre Sandquist ha detto che ai suoi studenti ha fornito la spiegazione di Giovanni 21, in cui San Pietro è saltato fuori dalla barca per nuotare verso Gesù.
"Ma non sono riuscito a trovare online dipinti di alta qualità che raffigurassero l'affetto impaziente e infantile che ha spinto Pietro a fare una cosa del genere, quindi ne ho realizzato uno io stesso".
Il parere discordante degli Artisti
Nel febbraio 2024, Joseph Pronechen del National Catholic Register ha parlato con molti artisti specializzati nella creazione di arte sacra, che hanno esposto le loro preoccupazioni sull'AI generativa.
- "L'arte sacra è l'opera di un artista esperto che collabora con la grazia dell'ispirazione per creare una descrizione visiva di una realtà soprannaturale", ha affermato l'artista Gwyneth Thompson-Briggs. "Le macchine sono puramente materiali e pertanto non possono rispondere alla sfida di comunicare una realtà soprannaturale con una metafora visiva".
- Kathleen Carr, presidente del Catholic Art Institute, ha condiviso una prospettiva simile. “[L'AI crea immagini] (...) non è propriamente arte, poiché non richiede l'immaginazione e la mano dell'uomo nel crearla. L'arte sacra è un'impresa umana e gli artisti rispecchiano Dio essendo co-creatori."
- Ahlquist invece ha una prospettiva diversa. "Penso che un uso ben informato e abile dell'AI sia in grado di creare un'arte sacra che può ispirare le persone", ha affermato. "Mentre un uso mal informato e non abile dell'AI probabilmente farà l'opposto".
- Padre Sandquist ha aggiunto: "Penso che [le immagini generate dall'AI] siano fantastiche per le copertine dei libri, i materiali promozionali, le pagine web, i post sui social e gli aiuti visivi per discorsi e presentazioni sulla fede". Allo stesso tempo, ha anche ammesso di non vedere alcun posto per l'arte generata dall'AI all'interno delle chiese. "Esiterei persino a usare stampe digitali di opere d'arte create dall'uomo", ha detto Padre Sandquist. "C'è qualcosa di meno sacro in un'arte che è così lontana dal suo autore umano".
L'arte dell'AI può essere considerata arte?
Parlando della questione se l'arte generata dall'AI possa essere considerata arte, Padre Sandquist ha affermato di credere che l'arte generata dall'AI non sia meno bella visivamente dell'arte sacra realizzata a mano. Ha poi fatto il paragone tra un diamante falso e a un diamante vero: "Apprezziamo giustamente di più quest'ultimo per le sue caratteristiche... Non ho difficoltà ad ammettere che l'arte dell'AI non ha molto di ciò che si può apprezzare nell'arte creata dall'uomo".
Ahlquist ha parlato di questo argomento dicendo: "Molti hanno insistito sul fatto che l'arte dell'AI non sia arte perché presumibilmente ne elimina l'elemento umano. Io non sono d'accordo e dico che l'abilità umana è invece coinvolta a diversi livelli". Ha osservato infatti che l'arte basata sull'AI si basa sull'arte preesistente creata dagli esseri umani.
I prompt per le tecnologie di generazione di immagini richiedono una formulazione creativa e ben ponderata e un'intensa persistenza per ottenere il risultato che si sta cercando. Ahlquist ha anche sottolineato che poiché alcune arti dell'AI sono migliori di altre, deve essere richiesto un elemento di abilità umana. Padre Sandquist ha affermato: "Genere, stile, illuminazione e altre istruzioni possono essere utilizzate per indirizzare l'AI verso il risultato desiderato".
Per quanto riguarda il processo creativo delle loro opere, i due hanno dichiarato di utilizzare Midjourney, una tecnologia di AI per la generazione di immagini ospitata dalla piattaforma social Discord. Quando inserisce i suoi prompt, Ahlquist ha detto: "Specifico cose come il periodo di tempo, l'abbigliamento, la postura, le espressioni facciali, ecc."
Ha affermato inoltre che a volte ci vogliono circa 200 generazioni per trovare quella che vuole pubblicare. E spesso Photoshop è costretto a modificare vari aspetti che la tecnologia che ha difficoltà a creare. In definitiva, questa tecnologia deve essere al servizio degli uomini, anziché dominarli, proprio come auspica anche Papa Francesco.
Ahlquist ha addirittura affermato: "Per me, questo progetto ha reso i santi più reali e di conseguenza ho approfondito la mia fede". Come dice Gesù in Matteo 7,17: “Ogni albero buono fa frutti buoni”.
Parlando con The Catholic Spirit, ha concluso: "I cattolici devono usare questa tecnologia di creazione di immagini e farlo bene. Se le brave persone non la usano saggiamente, questa potrebbe essere lasciata a persone meno guidate moralmente che potrebbero usarla per scopi cattivi, persino malvagi. Rivendichiamo questa tecnologia ora".