Ecco alcune linee guida che possono essere un buon promemoria per tutti i membri della Chiesa! La Guida completa per le Offerte ai Sacerdoti.
La Chiesa e il denaro hanno sempre avuto un rapporto difficile, a volte si sono create circostanze molto sconvenienti. Tuttavia rimane il fatto che il denaro è necessario per svolgere la missione della Chiesa.
La Missione primaria della Chiesa
La missione primaria della Chiesa è la salvezza delle anime attraverso i Sacramenti e la predicazione del Vangelo:
I chierici conducano una vita semplice e si astengano da tutto quello che può avere sapore di vanità. I beni di cui vengono in possesso in occasione dell’esercizio di un ufficio ecclesiastico e che avanzano, dopo aver provveduto con essi al proprio onesto sostentamento e all’adempimento di tutti i doveri del proprio stato, siano da loro impiegati per il bene della Chiesa e per opere di carità. Canone 282
Il ministro, oltre alle offerte determinate dalla competente autorità, per l’amministrazione dei sacramenti non domandi nulla, evitando sempre che i più bisognosi siano privati dell’aiuto dei sacramenti a motivo della povertà. Canone 848
Comunque la Chiesa è grande, i “costi” e gli standard sono diversi per ogni luogo, quindi è impossibile avere una raccomandazione fissa! Ogni diocesi o regione ha le proprie linee guida. Tuttavia ci sono alcune idee generali che possono aiutare.
Devo pagare per una Messa o per i Sacramenti?
La risposta è assolutamente no! Al massimo si può parlare di donazioni o offerte volontarie per avere una messa detta per qualche intenzione, oppure per i Sacramenti. Questo argomento è oggetto di un intero capitolo di diritto canonico a causa degli abusi del passato! Nessuno è obbligato a farlo, soprattutto se non può permetterselo!
Le Parole di Papa Francesco
“Nessuno e niente è dimenticato nella preghiera eucaristica, ma ogni cosa è ricondotta a Dio. Nessuno è dimenticato. E se io ho qualche persona, parenti, amici, che sono nel bisogno o sono passati da questo mondo all’altro, posso nominarli in quel momento, interiormente e in silenzio o fare scrivere che il nome sia detto. ‘Padre, quanto devo pagare perché il mio nome venga detto lì?’- ‘Niente’. Capito questo? Niente! La messa non si paga. La messa è il sacrificio di Cristo, che è gratuito. La redenzione è gratuita. Se tu vuoi fare un’offerta falla, ma non si paga. Questo è importante capirlo”
Il Diritto Canonico
Secondo l’uso approvato della Chiesa, è lecito ad ogni sacerdote che celebra la Messa, ricevere l’offerta data affinché applichi la Messa secondo una determinata intenzione. È vivamente raccomandato ai sacerdoti di celebrare la Messa per le intenzioni dei fedeli, soprattutto dei più poveri, anche senza ricevere alcuna offerta. Canone 945
Le Offerte Volontarie
Parallelamente a quanto è stato appena ricordato, è anche vero che, soprattutto per i Sacramenti, la preparazione necessita di soldi, e, se ce lo si può permettere, sarebbe bello poter dare un aiuto per coprire le spese della parrocchia. Se si decide di fare un’offerta, quest’ultima servirà proprio per compensare quei costi. Ciò non include nulla per il ministro. Quindi se viene dato del denaro in relazione a un Sacramento, questo andrà alla parrocchia, a meno che non sia specificamente indirizzato al sacerdote.
Pensiamo al materiale per la preparazione di un matrimonio, il personale necessario per aiutare con le disposizioni, l’elettricità. Per un battesimo potrebbe esserci un costo per la candela, l’indumento bianco e i materiali di preparazione. Infine anche i funerali richiedono spese, ma in questo caso di solito sono le pompe funebri che aiutano a prendersi cura di questo come parte degli accordi. Ma non ci si deve mai sentire obbligati a dare qualcosa o qualsiasi importo. Seppellire i morti è un’opera di misericordia spirituale e ogni sacerdote ha il privilegio di farlo.
Infine c’è la situazione in cui si chiede ai sacerdoti di venire a tenere un discorso a un evento che esula dai loro normali doveri: una missione parrocchiale in un’altra parrocchia, un discorso di ritiro, un evento per giovani adulti. Questa è una situazione in cui è comune offrire qualcosa al sacerdote. Hanno svolto un lavoro aggiuntivo al di fuori dei loro normali doveri per preparare un discorso, forse per viaggiare a una certa distanza e sottrarre tempo alla loro parrocchia.
La gratitudine non si esprime solo con il denaro
In conclusione non sei obbligato a pagare il ministro, ma tutti apprezzano un gesto di gratitudine per i loro sforzi. La tipica busta con un po’ di soldi è un’idea carina, ma può essere anche molto apprezzata una foto dell’evento dopo che si è svolto, una lettera scritta a mano, un bel biglietto, o un piccolo regalo. Questo gesto serve per mostrare il tuo apprezzamento per il loro tempo, vocazione e impegno, ed è sempre gentile.
I sacerdoti e gli altri ministri lavorano per servire Dio, non per riempirsi le tasche. Non dovresti mai esitare a chiedere preghiere, un sacramento o il tempo di un sacerdote perché “non puoi permettertelo”. Sono ordinati per servire, ma allo stesso tempo, come tutti gli altri, sacerdoti e ministri sono grati anche quando i loro sforzi sono apprezzati.
La Guida completa per le Offerte ai Sacerdoti
Approfondimento:
Catholic-Link (Fonte)
Il Parcheggio? Si “paga” con la preghiera. Ecco la bella idea di un parroco