Ecco la storia di Suor Francesca, Avvocato “al servizio dei poveri”! Ha 27 anni, una laurea in giurisprudenza e presto siederà in un’aula di tribunale per difendere i più deboli che “non possono affrontare un processo penale”.

Dopo aver abbracciato i voti temporanei, è diventata dottoressa in legge e ora, con la toga sulle spalle e il velo in testa, avrà un ruolo da protagonista: difendere i più deboli, imputati o parti civili, come avvocato. “Perché voglio fare l’avvocato? San Francesco D’Assisi chiedeva di vivere in povertà, che per lui significava lavorare con le proprie mani per vivere da poveri in mezzo ai poveri. Oggi per la maggior parte delle persone, avere un processo pendente rientra tra le povertà del nostro tempo” ha spiegato.

Quando sanciscono la sua presenza in aula, dato che deve completare il tirocinio e affrontare l’esame di Stato, i giudici rimangono stupefatti: “Credevo fosse una testimone, non una praticante. Sarà un piacere confrontarsi in aula”. Inoltre Francesca ha da poco acquistato un cellulare per parlare con il suo dominus, l’avvocato che l’ha accolta come praticante.

Suor Francesca non ha profili nè su Facebook né su Instagram. La congregazione di cui fa parte le ha dato il consenso allo svolgimento della professione e anche a raccontare la sua storia, perché fornisca un esempio del coinvolgimento attivo di un religioso nella quotidianità.

“I religiosi sono sempre stati presenti in ogni strato della società”

“I religiosi sono sempre stati presenti in ogni strato della società” ha sottolineato Francesca “(…) ho messo insieme la vita religiosa con un talento che il Signore mi ha donato, che è la mia passione per il diritto”, destreggiandosi tra convento ed esami.

“La tesi l’ho discussa in filosofia del diritto, incentrando gli argomenti intorno al processo penale”, la sua materia preferita, come ha raccontato il suo dominus: “Ne sa più lei di me, non bluffo” ha detto il legale, noto in tribunale per aver difeso numerosi colletti bianchi e un imputato coinvolto nel processo alle baby squillo dei Parioli. “Francesca l’ho voluta per guardare l’ambiente dell’avvocatura con uno sguardo umano, non macchiato da sfrenata ambizione e cupidigia” ha concluso.

Suor Francesca Avvocato “al servizio dei poveri”

Approfondimento:

roma.corriere.it (Fonte)

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